sabato 10 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.74) (Il Nostro Volontariato...)

... e le maiuscole non sono per caso. Essere accanto a qualcuno che soffre non è certo cosa per tutti. Non è solo presenza fisica, stringere una mano, asciugare una lacrima. Ci stanno pure i consigli oncoestetici, con tutto il rispetto per professioniste serie, ma ahimé non sono sufficienti. Utile supporto per vedersi e sentirsi bene, è in realtà la stabilità che si cerca e questa è nell'interiorità più profonda. E poi è piangere dentro, insieme, e poi risollevarsi con un sorriso, e ricominciare. Una paziente cui ho dato una parrucca stamattina mi ha detto... grazie, oggi mi hai salvato la vita. Un'esagerazione certamente, però io sono stata contenta per averla resa contenta. Una missione, come dovrebbe essere per ogni sanitario, colui che cura, dal vertice all'ultimo tirocinante. Il volontario non cura ma si prende cura, non scende a compromessi, perché si sente compromesso in ciò che è un "modo di essere" sincero e gratuito, e non mero "mestiere". Semplici particolari che fanno la differenza, quella differenza che personalmente tanto mi appassiona.

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