lunedì 23 dicembre 2019

DICEMBRE 2010...




Un dolore profondo, un'ansia incalzante come un'onda che si frange contro il duro scoglio dell'angoscia. E poi l'ansia ancora per una cosa che non vuoi, che temi perchè non la conosci e che non puoi evitare.
Sfinita, non opposi più resistenza, mi abbandonai per recuperare le forze. Sarebbe stata una dura prova.
La superai ma ne uscii dimezzata. Mi ricomposi, perché lo dovevo fare e poi lo volevo. Altro mi attendeva.
Ero consapevole che la Vita prospetta sempre nuove battaglie interrotte però da pause che danno più gusto alla vittoria.
Dieci anni, e domani saranno dieci anni... e il cuore è in corsa come quel mattino.
Un livido e un arrossamento caldo come un marchio a fuoco. Un fuso sdraiato a star comodo. Sperare inutilmente potesse "sloggiare". Un nodo in gola fisso per due mesi... quando non vuoi accettare. Poi chino il capo, per me fu tutto il resto.
Dieci anni, sono trascorsi dieci anni... e la gioia, lo scritto non inganni... gioia è, e pure grande, è velata dai ricordi. Ma scrivo, continuo a scrivere per riflettermi nell'immagine di me che non m'abbandona anche se sbiadita, e che altri non vedono perché non sanno, non possono capire.

2 commenti:

  1. Queste ferite lasciano il segno Mary. Ma ci scriveremo per 10 anni ancora, è vero??? Un grande abbraccio.♥

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  2. ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥...

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