sabato 8 febbraio 2020

"SO CHE UN GIORNO TORNERAI"


Giorni difficili questi, inutile dire il perché, semplicemente non si fa mai l'abitudine e quando la casualità ostinata non fa che ricordarlo, si piange all'improvviso senza accorgersene o si inveisce contro il mondo intero che neppure c'entra.
Io appartengo alla prima categoria. Così a Cuore stretto, stasera sono scese le lacrime, del tutto indipendenti dal pensiero. Poi d'un tratto una frase, che è pure il titolo di un libro, quello che mi consigliasti Tu con l'entusiasmo di una dedica da condividere.
So che un giorno tornerai... e quella volta mi arricchisti l'animo.
Sai che non ricordo il colore dei Tuoi occhi, ma voglio che Tu sappia che con lo sguardo mi scavasti dentro per farne una nicchia e riposarci per sempre. E così ti porterò per sempre, perché persone come Te non possono essere lasciate a casa.
Dopo cena stasera in cucina da sola, televisore spento, pensieri in successione. Silenzio assoluto, ancora di Te non sapevo.
Mi piace il silenzio. Mi pare averlo detto una volta, scusami. Però davvero è per me la medicina giusta, la replica ad un rimprovero, la pausa per risolvere un problema... o non sarà per evitarlo?
Già, perché i "silenzi" a volte si comportano come i cristalli di ghiaccio, lasciano vedere attraverso ma le immagini risultano deformate, senza contare il gran gelo...
Mah... esternazione un po' folle la mia, perdonami, non c'entra niente con la Tua perdita, ma in pochi mesi ormai avevi imparato a conoscermi, a volte un po' sopra le righe ma sempre a fin di bene.
Comunque ora che il giorno è al termine e dopo aver saputo di Te, meglio che sia il silenzio a supportarmi... o a sopportarmi? Questione di punti di vista, e del resto in un modo o nell'altro dovrò superare anche questa.

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