giovedì 13 febbraio 2020

CERTE NOTE STONATE


Per coinvolgere, far meditare la scrittura è mezzo efficace, in più fa da filtro potente alle emozioni più intense, sempre che non manchi buon senso ed equilibrio a Chi scrive.
Non si può comunque essere espliciti sempre, lo impongono il riserbo e il rispetto dell'Altro, e nello specifico anche il rischio di dire oltre il consentito e portare sgomento.
Ma palpita dentro come per forte pressione un urlo represso, urge a venir fuori, e alla fine lo fa simile a sussurro. E diventa metafora.
Stasera ricorro alla musica, ad un pezzo bellissimo...
HALLELUJAH.
È diventato un inno, o meglio si potrebbe adottare come tale. La musica è bella e ci sta, il testo argomenta su tutt'altra cosa, eppure a pelle lo si sente proprio.
Quel che appare, quel che è... ciò che invece dovrebbe essere.
E da un'altra parte poi...
Lamentarsi di quel che si ha, perché non si ha ciò che si vorrebbe.
Non esiste graduatoria o podio nel dolore, ma ci può essere differenza tra situazioni per difficoltà o altro.
Un esempio. Guardarsi allo specchio e da quel che appare, sognare di dare la vita, mentre al contrario si lotta per la propria.
Note stonate di un'unica melodia che cerca armonia all'infinito. E Dio solo sa quante di queste facciano male al Cuore di Chi ne sente tante.
Adattarsi, l'unico modo è questo, e forse si riuscirà ad apprezzare la musica dagli strumenti più sgangherati.
Qualcuno capirà il senso di queste parole, Altri non so. Per Tutti sarà da meditare.

Nessun commento:

Posta un commento