martedì 25 febbraio 2020

DIRÒ LA MIA...




Parlano Tutti, pure gli incompetenti, quindi posso farlo anch'io, e coronavirus sia l'argomentazione di questa sera. Argomentazione, sia ben chiaro e non argomento, perché non siamo medici o scienziati e nemmeno infermieri, i dati non ci sono consentiti, perciò solo "parole serene", quelle a Noi solite, anche quando la mente va per inerzia e il cuore trema.
La mente è presa da ciò che le arriva, immagini e notizie senza freni, bombardamenti da ogni canale d'informazione, e finché elabora da sola riesce pure a tenersi lucida e distante, i problemi cominciano quando da una poi le menti sono due e ancora diventano tre e così via. Allora è psicosi, e la psicosi a volte può fare danno più di un virus. Tutti all'improvviso siamo considerati potenziali "untori" o unti. Diciamola tutta, la paura c'è ma proviamo a ridimensionarla a livello di timore, forse è più giusto.
In quattro regioni i numeri mettono in allarme, appunto... allarme, e quando allarme c'è si prendono giusti provvedimenti, ma nel resto del paese che bisogno c'è al momento di fermare quasi il respiro, nascondere le mani, e cercare il primo angolo per svoltare, evitare per non essere contagiati... ah, sapete... potreste anche Voi contagiare, essere quindi infetti o portatori sani, o...o...o...
Ma per carità, non ci roviniamo le giornate ché già ci pensano Altri a farlo. Cautela si, igiene massima, meno vita mondana, magari è l'occasione buona per dedicare più tempo alla famiglia, ma poi fermiamoci a pensare... faccio quel che devo, ciò che dicono sia giusto, altro non posso che guardare al giorno dopo in positivo.
Mah... sarà che porto addosso un promemoria, non riesco ad essere spaventata. A suo tempo elaborai a lungo, oggi sono pienamente consapevole di non essere eterna, per questo sia quel che sia, importante è che io mi senta viva per il tempo che mi è dato.

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