È normale quando vicina è la solita fine.
Si chiamano a raccolta nella memoria i fatti del recente passato, si seleziona ciò che si vuol conservare con cura, magari l'evento più bello che potrà tornare utile nei momenti grigi, e tutto il resto si accantona, perché possa coprirlo il tulle del Tempo.
E non si getta via... no, perchè della Vita non si può rinnegare nulla, tutto concorre nel bene e nel male per la crescita interiore, il raggiungimento della consapevolezza, la considerazione e il ricordo di Chi ha chiesto una mano che stringesse la Sua.
Il tempo che scorre, è più forte sentito in queste ultime ore dell'anno, pressanti ed inesorabili verso la fine.
È una sensazione strana, con umore altalenante non sapresti definirla. Un misto di tristezza, ansia, euforia e curiosità, certo... curiosità perché, se fosse vero, vorresti avere una sfera di cristallo per guardarci dentro e scoprire che cosa sarà. O forse no... meglio sorseggiare la vita a piccoli sorsi, senza pensare al contenuto, sperando così non finisca mai.
Personalmente vorrei passare direttamente al 1 gennaio senza brindare a mezzanotte.
Non ho mai amato il 31 dicembre, lo detestai persino quando si concluse quell'anno che sembrò la fine di tutto. Ora va un po' meglio, però... il percorrere idealmente a ritroso gli ultimi 12 mesi, vuoi o non vuoi, mi dà amarezza e un senso di abbandono. Come traslocassi ogni volta. Bene, semplicemente dovrò abituarmi all'idea di lasciare pareti e profumi di uno spazio di vita, per ritrovarmi altrove.
E allora...? Ormai ci siamo.
Solo uno spiraglio per quest'ultimissimo scorcio d'anno, prima di spalancare uscio e finestre a quello che verrà e a tutto il nuovo che sarà, cose belle e meno belle, conoscenze ed emozioni comprese.
A domani quindi, Noi... insieme sempre, qui.
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