lunedì 23 settembre 2019

TUTTO A POSTO...?


Incontri nei corridoi, sull'autobus, per strada. Le lancette dell'orologio stampate negli occhi, la lista delle cose da fare nella mente. Resti positivamente sorpreso, provi gioia anche se vai di fretta. Sai comunque che non puoi non fermarti, a pensarci bene, non lo vuoi nemmeno perché quella persona non la vedevi da tempo, anzi ci avevi pensato proprio la sera prima. Pensieri e piccole incombenze si accalcano all'uscita, così che alla fine viene fuori un "Come va...?", no... forse meglio di no dopo l'ultima volta che non se la passava troppo bene, un "Tutto a posto...?" è quello che ci sta. Si... tutto a posto... un augurio, una certezza? È ciò che sembra, e magari lo è pure, poi un certo sguardo, il sorriso o una smorfia più delle parole faranno da conferma o smentita.
Tutto a posto?
Quante volte ci sentiamo rivolgere questa domanda, quante volte siamo Noi a farla.
È una di quelle domande retoriche che prevedono come risposta la domanda senza interrogativo.
Perciò, è tutto a posto...? Mi si chiede...
E' tutto a posto, più o meno, diciamo di si. Se non è a posto, facciamo in modo che lo sia. Ad esempio, per ciò che mi riguarda,
riprendo da dove ho cominciato. Conta la Speranza. Crederci.
Tutto il resto se c'è va benissimo, è una spinta in più.
Se qualcosa viene meno, me la caverò con quello che rimane.
Semplice, no?!
Tutto a posto, me ne convinco, e per sempre convinta resterò.

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