Devo riconoscere che non mi aspettavo facessero così in fretta, i lavori per ampliare lo spazio esterno all'ospedale procedono alla grande e sono a buon punto. Questo rende più accettabile il disagio di fare un bel pezzo di strada dal capolinea all'ingresso, e stamane il tutto mi ha reso così positiva da aver modo anche di apprezzare quei quattro passi respirando profumo di alloro, forse portato dal vento perché alcuna pianta nei dintorni, comunque foriero certamente di qualcosa di bello.
Ho ricordato le castagne lesse della nonna, il pancotto sempre della nonna, e poi altro, perché l'alloro è pure simbolo di ben altro. Gloria, immortalità...
Se dovessi dare un altro titolo a questa pagina sarebbe, "Ritorno" che é la prima persona singolare del presente indicativo, ma anche un sostantivo.
Il ritorno di una Persona, un paziente che non è più da quasi un anno, tramite il ricordo vissuto oggi insieme con le "Sue Donne", come le chiamava Lui, moglie e figlia speciali. Più volte ho scritto delle mattinate trascorse a tenergli compagnia, ad ascoltare la Sua storia, sempre la stessa, dell'amore per la terra che era per Lui la vita.
Quasi pretendeva la mia presenza, obbligava la moglie a piantonare la porta della stanza perché lo avvisasse del mio arrivo.
E pensare che il "Nostro inizio" fu caratterizzato dal Suo atteggiamento scontroso, in sei anni però fu storia di un bel rapporto di affetto e confidenze con tutta la famiglia.
Oggi moglie e figlia sono venute a trovarmi in reparto, grande è stata l'emozione mia e poi quanta commozione...
Per Te... ho vinto il rifiuto di tornare qua, volevamo riabbracciarti.
Abbiamo parlato, ricordato insieme, con gli occhi lucidi.
Poi la figlia ha concluso...
Nel ricordo di papà non è giusto essere tristi ora. Lui qui trovava la vita, come le tante persone che oggi vediamo, ci sono e hanno voglia di vivere.
Ci siamo abbracciate, e per me questa sorpresa è stata gioia, motivazione e tanto altro che forse le parole non riescono a rendere.
Tutto qua.
La giornata odierna... proprio un bel racconto,
stanotte il riposo per me avrà un valore aggiunto.
A domani...
Ho ricordato le castagne lesse della nonna, il pancotto sempre della nonna, e poi altro, perché l'alloro è pure simbolo di ben altro. Gloria, immortalità...
Se dovessi dare un altro titolo a questa pagina sarebbe, "Ritorno" che é la prima persona singolare del presente indicativo, ma anche un sostantivo.
Il ritorno di una Persona, un paziente che non è più da quasi un anno, tramite il ricordo vissuto oggi insieme con le "Sue Donne", come le chiamava Lui, moglie e figlia speciali. Più volte ho scritto delle mattinate trascorse a tenergli compagnia, ad ascoltare la Sua storia, sempre la stessa, dell'amore per la terra che era per Lui la vita.
Quasi pretendeva la mia presenza, obbligava la moglie a piantonare la porta della stanza perché lo avvisasse del mio arrivo.
E pensare che il "Nostro inizio" fu caratterizzato dal Suo atteggiamento scontroso, in sei anni però fu storia di un bel rapporto di affetto e confidenze con tutta la famiglia.
Oggi moglie e figlia sono venute a trovarmi in reparto, grande è stata l'emozione mia e poi quanta commozione...
Per Te... ho vinto il rifiuto di tornare qua, volevamo riabbracciarti.
Abbiamo parlato, ricordato insieme, con gli occhi lucidi.
Poi la figlia ha concluso...
Nel ricordo di papà non è giusto essere tristi ora. Lui qui trovava la vita, come le tante persone che oggi vediamo, ci sono e hanno voglia di vivere.
Ci siamo abbracciate, e per me questa sorpresa è stata gioia, motivazione e tanto altro che forse le parole non riescono a rendere.
Tutto qua.
La giornata odierna... proprio un bel racconto,
stanotte il riposo per me avrà un valore aggiunto.
A domani...
Buona serata
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