martedì 17 settembre 2019

RESILIENZA È CONOSCENZA E COMUNICAZIONE


11 Marzo 2011, il Giappone visse uno degli eventi più catastrofici della storia dell'umanità, terremoto e tsunami insieme, più di 15.000 morti e 10.000 tra feriti e dispersi. Eppure dopo solo sei giorni un importante nodo autostradale fu ricostruito e reso percorribile.
Grande prova di resilienza del popolo giapponese che fu capace di reagire ad un trauma di portata generale con forza e volontà uniche. In realtà queste non sarebbero state sufficienti se alla base non ci fossero stati studio e conoscenza del proprio territorio, analisi dettagliata di eventi pregressi, grande lavoro e metodo per contrastarne altri eventuali.
Resilienza è un termine sempre più ricorrente, preso in prestito dalla fisica lo ritroviamo in psicologia e persino nella quotidianità.
Per quello che riguarda Noi, "tumorati di Dio", da Lui aiutati a patto che gli diamo almeno una mano, la capacità di resistere, piegarci ad ogni colpo di vento senza spezzarci, resta la strategia più efficace.
Se lo conosci non lo temi, o almeno lo temi molto meno.
Conoscenza... Consapevolezza... Condivisione.
Le 3 "C" che contrastano fortemente il cancro. Gli strumenti giusti per essere "resilienti" fin dal momento della diagnosi, primo step di un forte trauma...
"Nelle situazioni post-traumatiche i malati avrebbero bisogno di essere aiutati a "pensare" e a "vivere" la loro esperienza, ottenendo, ad esempio, tutte le informazioni di cui necessitano. In questo senso, nel caso della malattia oncologica, la vicinanza di malati "esperti", che mettano a disposizione la propria esperienza, diventa un elemento concreto di resilienza al trauma..."
da "OLTRE IL CANCRO" Trasformare creativamente la malattia che temiamo di più
Marta Tibaldi Ed. Moretti e Vitali
Ogni tanto qualche consiglio dalla mia "biblioteca cancrocentrica".
Perché io ho scelto di contrastarlo così, cercando di lambire le sabbie mobili e scivolarvi su perché non mi risucchino. Almeno spero.

1 commento: