Si concentrano "a tema" alcuni incontri, quasi volessero portare a riflettere più degli altri.E così una data di nascita, ad esempio, fa riemergere prepotente il ricordo di chi non è più da molto tempo, e quella persona che è lì davanti diventa il ricordo tornato a far visita.
E i racconti...? Fiabe nell'immaginario, ricche sin dall'inizio, sempre a lieto fine, nonostante il seguito, nonostante tutto.
Mi piace molto ascoltare, stabilisce una "sintonia" benefica, e alla fine mi sento "carica", pronta ad affrontare la normalità anche di tre giorni di fila. Sabato... Domenica... Lunedì, i prossimi che mi aspettano, ad esempio.
Quanto è importante comunicare, se non lo facessimo non potremmo ricordare, vivere il presente, stabilire delle relazioni, anche se per quest'ultime cautela e qualche regola sono necessarie.
Oggi ho ascoltato alcune storie e ne sono rimasta affascinata. Ho prestato ascolto alle persone a me più vicine e ne ho contato le parole, a volte non cogliendone il senso perché sempre le stesse e fine a se stesse. Si parla, ci si confronta per conoscersi e capirsi. È sempre così?
È opportuno Pensare prima di Parlare, avendo cura di limitarsi all'Indispensabile. Ché sia chiaro il senso delle parole e non fuorviante se male interpretato.
L'esprimerci con il linguaggio è di importanza vitale, giacché non siamo per essere "isole" ma "arcipelaghi", ben combinati e resistenti. La Parola è essenziale per la Nostra vita come il Respiro, e come per il respiro dobbiamo averne consapevolezza.
Mia nonna, donna di altri ma davvero altri tempi, ci ripeteva la "regola delle 9 P".
Pensa, Poi Parla. Perché Parole Poco Pensate Portano Peso.
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