martedì 14 maggio 2019

UN'INFANZIA MAI PERSA


C'è e non c'è, eppure è reale, anche se non puoi fisicamente esserci, respirarne l'aria.
E' nell'angolino più remoto della mente, pronta ad ospitarti, accogliente per dare ristoro ai pensieri seri perché non diventino negativi. Lì stai bene, qui ritrovi spensieratezza e pure l'entusiasmo di fare.
E' l'oasi felice, verosimilmente riconducibile all'infanzia, non violata da un passato inesistente, indifferente ad un futuro di cui non può essere consapevole.
Ci rifugiamo in quell'oasi per ritrovare il sorriso perso, la speranza momentaneamente smarrita, un'opportunità nuova... parlare di sé come ad Altro da sé.
Vari e colorati sono gli strumenti per arrivarci, mai unici per Tutti, e non bisogna mai sentirsi strani per questo né esposti ad eventuale critica o giudizio, meno che mai oggetto di scherno.
Anche gli occhi di una persona della mia età possono essere pieni d'incantata meraviglia e il cuore tornare bambino per sentirsi accarezzare da una tenerezza che fa star bene.
Pensare che è ancora possibile continuare a sognare, perchè no, fantasticare e mantenere intatta un po' d'infanzia, anche se sei stanca, delusa ed hai paura.
La vita va avanti, e passano i giorni, i mesi e gli anni. Comunque trascorrono, e ci saranno pure alti e bassi, niente e nessuno occuperà quello spazio così privato, unico perché solo Tuo.
In ospedale vivo intense emozioni, a volte ne sento forte la pressione, poi con voluta forzatura, quasi facendomi violenza
giro pagina e sono a casa, con i miei orsetti... si, che cosa c'è di strano, mi piacciono, ne ho molti e li amo tutti. L'orsetto dormiglione, lo strillone, lo scolaro, quello tutto riccioli e il più piccolo che regge un calendarietto di legno dell'età dei miei figli.
Tutto può restare uguale nel nostro sentire, protetto da quell'infanzia custodita per essere un momento di pausa e di ristoro nei percorsi più difficili.

Nessun commento:

Posta un commento