domenica 26 maggio 2019

INSIEME NELLA CITTA' DEI SASSI (seguendo l'azzurro) - prima parte


Manca pochissimo al termine degli incontri del GAMA, e modo migliore per celebrarne la conclusione è stato vivere una giornata insieme, condividere momenti spensierati e di cultura nella città eletta a sua capitale. Matera.
Una guida ci attendeva in piazza Vittorio Veneto, nei pressi della fontana, da lì siamo partiti in gruppo nutrito cercando di non perdere di vista il foulard azzurro con il logo del GAMA legato alla sommità della bacchetta nelle mani della guida.
Matera è una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni di questa lunghissima storia.
E' la città dei Sassi, il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Il territorio materano, come un po' tutto quello meridionale, porta ancora i segni della sua origine di fondale marino. Sulle pareti di calcarite infatti, è possibile ancora rilevare dei fossili. Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Nel 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019.
E' al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale. In particolare davanti alla chiesa di San Francesco la scultura di Salvador Dalì, "Il pianoforte danzante", e in piazza Vittorio Veneto, "l'elefante trampoliere".
Matera è una città dalla storia affascinante e complessa: città di confine, di contrasti, di competizione e fusione tra paesaggi, civiltà, culture, diverse. Dalla civiltà rupestre a quelle di matrice bizantina ed orientale, all’avvento dei Normanni, il sistematico tentativo di riduzione della città rupestre alle regole della cultura della città europea: dal romanico, al rinascimento, al barocco, gli ultimi otto secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di plasmare, vincere le naturali resistenze del preesistente habitat rupestre, determinando architetture e sistemazioni urbane di particolare qualità ed originalità.
Oggi, nuovamente nel segno della cultura urbanistica europea, gli aspetti della sfida della riqualificazione, del recupero sostenibile, della riconquista dell’identità perduta sono le attività che hanno riportato alla ribalta questa città unica diventata a ragione patrimonio mondiale dell’umanità.
Sulla scorta di questa particolare vicenda storica, Matera offre oggi ai suoi visitatori l’affascinante sensazione di scoprire, sul filo originale della propria cultura, delle proprie emozioni, le tracce, a volte apparentemente umili, a volte colte, di quella competizione che ha a lungo caratterizzato la città.
A piazza San Francesco d’Assisi dove si trova l’imponente omonima chiesa seicentesca, sono presenti degli ipogei che testimoniano sotto la piazza il livello originario dei luoghi.
A destra della piazza ci si immette in via Ridola, dedicata a Domenico Ridola per i suoi studi e ricerche sul passato archeologico della città. A sinistra invece si trova Piazza del Sedile, sede del Conservatorio, precedentemente Palazzo di Città e sede del Comune di Matera, di qui si susseguono tutti i più importanti palazzi nobiliari che dalla piazza attraverso la stretta via Duomo arrivano a circondare la Cattedrale di Matera.
L’antica costruzione del vecchio sedile costituisce l’edificio più importante della piazza; fu realizzato nel 1540 e destinato alla funzione di sede delle adunanze municipali dell’università cittadina.
La facciata è caratterizzata da un grande arco d’ingresso fiancheggiato simmetricamente da due torri campanarie, l’una con meridiana e l’altra con l’orologio.
Il prospetto principale è inoltre adornato da sei statue: due sopra l’arco in posizione centrale, rappresentano i patroni della città Sant’Eustachio a sinistra e la Madonna della Bruna a destra, mentre nelle nicchie ritroviamo le quattro virtù cardinali giustizia, fortezza, temperanza e prudenza monito per l’uomo e il suo operato per condurre una vita dedicata al bene e al buon governo. Da Piazza del Sedile salendo via Duomo si arriva alla Cattedrale risalente al 1270 affiancata da un maestoso campanile che domina tutto il paesaggio della città. La Cattedrale ha uno stile romanico-pugliese, ma è caratterizzata da particolari ed elementi artistici unici e di grande pregio sia all’interno che all’esterno. Seguendo l'azzurro, parte in gruppo compatto, altri sparpagliati a causa dell'aggregarsi di altri gruppi, ci siamo quindi avviati verso i "Sassi", edifici e architetture rupestri scavati nella roccia della Murgia materana e abitati fin dalla preistoria.
(continua)

3 commenti:

  1. Peccato non vedere una foto... Abbraccio siempre tutto per te. <3

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  2. Ciao cara... vai sul gruppo fb, "CONTINUARE A... parlarne con speranza".
    Un abbraccio.

    Mary

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