sabato 1 settembre 2018

SINTONIA O CORTESIA?


Posso offrire una caramella?
Se me la volete dare...!? Non si rifiuta niente a nessuno.
Approccio pressocché a distanza di sicurezza, comprendo di dover adeguarmi, restando qualche passo indietro con le parole...
Che gusto?
Non so, quello che c'è. Fa lo stesso.
Come dire... con quello che mi passa per la testa, questo o quello per me pari sono...
Alla frutta va bene?
Si...
La butto lì, giusto per non andare via in modo freddo e scortese...
E' la prima volta? Non c'eravamo mai viste prima.
No, è la quarta.
Ah, forse è stato sempre altro giorno della settimana.
No, tutte le volte di venerdì, e da me non è mai passato nessuno. E anche l'ora è stata sempre questa.
Chiedo venia allora, è mia la mancanza.
A questo punto si affaccia il primo debole sorriso. Azzardo...
Mi dispiace tanto perché credo di capire che ti avrebbe fatto piacere. Oh, scusate... ma possiamo darci del "tu" se non dispiace.
Certo, perché no?
E siamo passate ai nomi di battesimo, tra l'altro molto simili, e poi di lì a parlare di quelle relazioni che nascono nella sofferenza...
E' sintonia. E' a pelle, la scopri subito e se non è non lo sarà mai più.
Drastica affermazione, però mi trova d'accordo...
Hai ragione, ma nel Nostro caso, può essere almeno cortesia. Un saluto non si nega a nessuno.
Già... penso... come la caramella, si accetta anche se non ti va. Lei è come se mi leggesse nel pensiero...
E' diverso da un atto di cortesia. Il saluto non si rifiuta, ma resta un atto sospeso, in superficie, potrebbe non ripetersi più. Qui, in questa situazione, c'è bisogno di altro, di essere ascoltati e compresi, perciò la sintonia la vuoi, la cerchi e speri che sia, e poi desideri diventi armonia.
Tacita richiesta d'aiuto, si... mi trova d'accordo.
Ci poniamo così entrambe in ascolto. Due storie a confronto. La Sua, e la mia ché le sia di conforto.

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