Tutte le settimane è così. Aspetto il sabato per sfaccendare e riordinare le idee, delineare progetti e comunicare. Poi finisce sempre allo stesso modo, faccio poco in casa e penso molto. Pensieri sempre diversi, scaturiti dalle esperienze recenti, perciò qualche pensiero preoccupato e altri gioiosi, alcuni speranzosi e per fortuna pochi disperati.
Ogni sabato mio alla fine risulta come una pagina di bilancio. Voci in attivo e passivo, in perdita e in guadagno. Qualcosa sfugge e molto mi resta. E dopo? Si volta pagina per ricominciare, avendo imparato a non disperare mai, perché si può rinunciare alla perfezione ma non al tentativo di rasserenare il Cielo di qualcuno.
Ed intanto il tempo passa, e la Vita va avanti sempre e comunque. Mi converrà darle una mano per non restare semplice spettatrice ma partecipe con tutta la gioia che serve. Perché la gioia c'è, magari solo percepita, e aspetta un cenno piccolo e poi generosamente arriva.
E un'altra stagione già si appresta. E dopo?
Non ho grandi pretese, ho una mente che basta a se stessa, per cui il "mio dopo" è immediatamente dietro l'angolo di un giorno trascorso. Impiegherò massimo tre minuti. Un minuto per pensare, il secondo per decidere, e l'ultimo per essere contenta. Non serve altro, perché ho fatto quel che sentivo non per il paradiso, ma per un sorriso che mi fa sentire in Paradiso.
Ogni sabato mio alla fine risulta come una pagina di bilancio. Voci in attivo e passivo, in perdita e in guadagno. Qualcosa sfugge e molto mi resta. E dopo? Si volta pagina per ricominciare, avendo imparato a non disperare mai, perché si può rinunciare alla perfezione ma non al tentativo di rasserenare il Cielo di qualcuno.
Ed intanto il tempo passa, e la Vita va avanti sempre e comunque. Mi converrà darle una mano per non restare semplice spettatrice ma partecipe con tutta la gioia che serve. Perché la gioia c'è, magari solo percepita, e aspetta un cenno piccolo e poi generosamente arriva.
E un'altra stagione già si appresta. E dopo?
Non ho grandi pretese, ho una mente che basta a se stessa, per cui il "mio dopo" è immediatamente dietro l'angolo di un giorno trascorso. Impiegherò massimo tre minuti. Un minuto per pensare, il secondo per decidere, e l'ultimo per essere contenta. Non serve altro, perché ho fatto quel che sentivo non per il paradiso, ma per un sorriso che mi fa sentire in Paradiso.
Nessun commento:
Posta un commento