venerdì 7 settembre 2018

L'AFFETTO SPONTANEO


L'affetto spontaneo è quello che non ti aspetti, ti chiama per nome e ti sorride. Si ricorda di Te pure quando mostri un vuoto di memoria. Perché a detta di qualcuno, doni molto, perciò...
Ma del bene che si fa non è che si può o si deve tenere il conto, quindi...
Io mi scordo di quante persone mi vogliono bene, così che quando qualcuno mi chiama per nome, e poi mi sorride, e prende la mia mano e la stringe, resto sorpresa come per un dono fuori la festa. Faccio mente locale, a volte ricordo a volte no, e poi mi commuovo presa da infinita tenerezza. E sono contenta di molti sentimenti insieme e di emozioni che mi fanno ricca. Non è affatto scontato che io riceva tanto, nemmeno per gratitudine poiché è naturale ciò che faccio e "vivo".
Mi commuove il fatto che non appena mi avvicino mi si comunica l'"ultima disavventura clinica", come fossi una parente stretta, un'amica cara o il medico di famiglia. Ufficialmente non sono nessuna di queste figure, ma alla fine mi comporto come lo fossi, astenendomi ovviamente dalla competenza medica che non ho, e accogliendo confidenze, timori e speranze...
Sai, ieri sono caduta...
Ho appena fatto la paracentesi...
Oggi le vene... uhh, quanti capricci...
Quasi a chiedere una carezza, un abbraccio per conforto, qualcosa comunque che colmi la solitudine di quel momento. Nello specifico una doppia solitudine, anche la mia perché in quello spazio e per quei minuti siamo in due ad essere soli. Io resto lì, con la mente, il corpo e l'anima, e per tutto il tempo fuori non c'è niente. Sento la responsabilità di tale stato che considero di grazia, e forte il dovere di colmare le Nostre solitudini.

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