mercoledì 26 settembre 2018

AFFETTI DA LEGAMI NON SCONTATI


Della serie... a volte ritornano.
Si ritorna sulla "scena"... e tornano i ricordi.
Si torna ad ascoltare una storia... e ritorni indietro nel tempo, a quel "momento" e a ciò che fu.
Passano gli anni e il dolore non è lo stesso, non lo sono neppure le sensazioni, il tutto lenito dal fluire del tempo, balsamo insostituibile che cura a vita ma non guarisce.
E quando queste cose tutte insieme ritornano, si scopre il valore di affetti da legame non scontato, di solito nato dalla sofferenza o durante il tempo che l'ha vista evolvere e poi piano piano affievolirsi.
Stamani ho portato la mia cagnolina dalla sua dottoressa per il vaccino annuale. E' la stessa dottoressa di otto anni fa, che curò Betty quando si ammalò con me, la seguì intensamente per quelle due settimane prima che volasse per il "Ponte dell'Arcobaleno". Ero lì, e come ogni volta nell'attesa cercavo di distrarmi rivolgendo attenzione agli altri animali e conversando coi loro padroni. Dopo un po' è arrivata una coppia, chiedendo la cortesia di poter anticipare il proprio turno...
Facciamo in fretta... è solo per una firma...
... e nel parlare Lei ha preso ad avere gli occhi lucidi. Sono entrati, e dopo un po' Lei era in lacrime.
Una scena rivissuta.
Poi è toccato a Noi, e come sempre prima e dopo c'è stato un grande abbraccio. Con la Nostra dottoressa infatti da allora si è instaurato un forte legame che definire d'amicizia è improprio. E' una sorta di "sorellanza", perché per certi versi sa di me, Lei più delle mie sorelle. Mi ha salutato alla fine...
Quanto ti voglio bene, ma tanto proprio... visceralmente.
E da un ricordo che riporta ad una situazione triste, un momento di grande tenerezza. Sentirsi abbracciati dalle parole e dal sorriso. Sono queste le cose che fanno bene.
Come pure essere vicine ad un'Amica delle mie da otto anni, una "survivor" come me che recentemente è rimasta sola...
Mi manca il compagno della vita. Non è che mi fosse di grande compagnia, ma sapevo che c'era comunque, ne sentivo i passi e il respiro, ora c'è solo il rumore del frigorfero. E mi spaventa.
Abbiamo parlato a lungo, Le ho detto delle cose, e nel corso della Nostra conversazione telefonica ad un certo punto sono affiorate le note del carattere di entrambe. La Sua ironia, e il mio assecondare, il Nostro "accomodare" le situazioni.

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