venerdì 21 settembre 2018

E LA STAGIONE DECLINA


Più o meno dolcemente l'estate scivola via, incontro alla prossima stagione ormai alle porte. E' un dato di fatto, un cambiamento cui abituarsi praticando "a piccole dosi" l'idea.
Stamattina era così nuvoloso che c'ha fatto indugiare a letto, e uno dei pochi raggi di sole c'ha visto levati ormai sul tardi, troppo tardi per il Nostro mercoledì fuori porta. Poi qualcosa abbiamo rimediato, con una passeggiata, un acquisto, un "crodino" per me, un caffè per Lui.
Adattarsi a quel che viene, accomodarselo così come conviene. Strategia infallibile per una sana convivenza con gli immancabili cambi di programma.
E come non bastasse nel pomeriggio un violento temporale prima, e a seguire la pioggia per tutta la serata.
Sfaccendavo con la finestra aperta, dall'esterno la voce degli scrosci e il profumo di tronco bagnato.
La pioggia è arrivata quasi all'improvviso, annunciata da lampi e forti tuoni, simili a grancassa.
Non sembra ancora vero che solo qualche giorno fa la situazione era del tutto diversa, sembrava non dovesse finire mai... ma tutto può cambiare, e quella che sembra frase fatta o titolo di un film, diventa prova provata di ciò che si vive per una vita intera e si stenta a credere.
Perché mai disperare, quando sembra il cedimento prossimo, qualcosa muta... magari solo il vento che da avverso diventa favorevole.
E se il sole è da venire, si apre uno squarcio tra le nuvole... e se il caldo opprime e non dà tregua, ecco... la pioggia all'improvviso.
Oggi... nonostante piovesse a scrosci violenti, ho lasciato le finestre aperte e poi... ho sostato a guardare l'argento dal cielo e respirarne a pieni polmoni il suo profumo. Mi sentivo in rinascita. Miracolo di una gioiosa sensazione.
Mi sono goduta il momento come se non dovesse succedere più, volevo coglierlo come un istante unico.
Sono rimasta a casa, ho rallentato il ritmo del mio agire privilegiando quello del Cuore, e mi sono ritrovata presente a me stessa. Quasi un ritorno all'infanzia, quando per la neve non andavo a scuola e restavo dietro i vetri a guardare i lenti fiocchi bianchi volteggiare nell'aria. Il respiro velava la superficie trasparente ed io ci disegnavo cuoricini di tutte le grandezze.
Tra fiocchi e cuori, disegno animato di bambina.
La pioggia come la neve ed ogni fenomeno atmosferico ci ricordano che la natura può ancora dettare ritmi e condizionare sia pure in modo relativo le Nostre reazioni.
Per Chi come me è credente, da Lui presente sempre e assolutamente perfetto, riceviamo il dono del tempo. Restiamo solo Noi e quel che dal Cielo viene.

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