venerdì 14 settembre 2018

NEL BLU (del mare) DIPINTO DI BLU (dal cielo)




Oggi... mercoledì speciale, un'offerta del caso, due ricorrenze e la consueta uscita fuori porta scacciapensieri. Siamo soliti sottovalutare coincidenze nella normalità dei giorni, e spesso sono doni che la Vita offre gratuitamente, da cogliere al volo, perché l'unicità in quanto tale non si ripete.
Ed oggi eravamo in vena, e siamo stati fuori tutto il giorno, a Polignano a mare (BA), la città che diede i natali a Domenico Modugno, mister Volare.
Una località conosciuta in tutto il mondo, non c'ero mai stata, mi ha completamente conquistata. Qualche difficoltà a parcheggiare, ma una volta che il posto lo trovi, te lo scordi. No... dico veramente, è tale impresa la ricerca che quando scendi dall'auto sei frastornato, prendi la via e... addio! Scordi di prendere punti di riferimento, e pur di allontanarti non guardi indietro né ai lati, solo avanti e ti inoltri. E a Polignano è bello inoltrarsi. La prima cosa che tieni a visitare, termine riduttivo perché è meglio dire senza tema di sbagliare... ammirare, è la famosa caletta, "Lama Monachile". Stupenda, lascia a bocca aperta da qualsiasi punto la guardi. Dall'alto, affacciati da una balconata, direttamente sulla spiaggia senza sabbia, dai larghi e in alcuni punti, aguzzi ciottoli. Tante persone a prendere il sole, altrettante in acqua a fare il bagno. A Polignano l'estate non finisce con l'ultimo ombrellone, e sorge il dubbio non termini per il resto dell'anno almeno come meta turistica. Tanti stranieri da farti sentire turista nella tua terra, davvero una bella sensazione.
Tappa obbligatoria con tradizionale foto souvenir alla statua del Domenico nazionale, e poi diretti al borgo storico il cui accesso è oltre una porta che divide nettamente il moderno dall'antico. Tanto bianco dei muri delle case, spruzzati di fiori dai colori vivaci, quali bounganville, gerani e petunie, e addobbati di mercanzie fuori dalle piccole botteghe... una meraviglia.
Quanto abbiamo camminato, in termini di chilometri non saprei, ma tradotto in ore, diciamo... cinque ci stanno in pieno, e nonostante la veneranda età di entrambi, abbiamo retto.
Ah, dimenticavo... questa cosa la devo dire, perché mi ha molto gratificata. Quando abbiamo sostato ad ammirare il mare nel punto in cui bruscamente il suo colore muta dal blu profondo al verde smeraldo, mi sono trovata seduta su di un masso, ad un certo punto da sola perché il mio compagno da una vita aveva deciso di "scompagnarsi" momentaneamente per qualche scatto più lontano. Avrei voluto alzarmi ma non ci riuscivo, e per giunta "lui" non lo vedevo proprio. Disperazione. Si avvicina allora una ragazza, chiedendo di scattarle una foto insieme con le Sue due amiche...
Volentieri... rispondo... ma non riesco ad alzarmi. Lei sorride con lo sguardo nel vuoto. E' inglese o americana e non capisce.
A posto... penso... ci mancava pure questa. Poi un lampo, una folgorazione, e ritorna qualche vecchia reminiscenza di inglese scolastico...
Do you help me?
Ohhh, yes!
Evviva, ha capito... mi dà una mano e mi levo traballante da quella pietra. Scatto la foto e Lei...Thank you. Felice di essermela cavata egregiamente da una situazione imbarazzante, non mi va di annuire e basta...
Excuse me, I'm an old lady. You are wonderful girls.
Loro sorridono alla mia affermazione e scuotono la testa per smentirla... Oh, no... quindi accennano un saluto con la mano. Contenta, mi volto e ritrovo finalmente il mio noto punto di riferimento.

Nessun commento:

Posta un commento