sabato 22 dicembre 2018

SCAMBIO DI DONI


Come tradizione vuole, consueta distribuzione in reparto di piccoli doni, simboli del Natale ormai veramente alle porte.
Dietro la ventesima finestrella del Calendario dell'Avvento c'era un cesto antico, tornato a nuova vita e pitturato d'oro, colmo di rametti beneauguranti, segnalibri per pagine di storie e penne per scrivere la propria. Storia che prende vita ogni volta che ci si accinge a raccontarla, e farlo giusto a Natale è la cosa più bella, perché è il momento in cui non si può che rinascere.
Bella mattinata davvero quella odierna. C'è stata ulteriore vita in un luogo dove vita si respira e tutte le vacue miserie restano fuori.
Un po' di confusione ma pure tanti sorrisi. Alcuni pazienti si sono raccontati un po' di più, hanno ricordato, si sono commossi. A Natale succede, saranno i profumi, le luci e i colori. Eravamo "a casa" a scambiarci doni, cosa che del resto accade sempre e non solo perché si fa.
Alcune volte un dono consiste nel permettere all’altro di farci un dono, nello scambio sincero che nasce dalla relazione, nel potersi concedere all’altro per ciò che siamo.
Così stasera, nonostante qualcosa che esula da quel contesto, mi sento sempre fortemente motivata, fortemente emozionata o con un'unica semplice espressione... emotivamente determinata a continuare un percorso che terminato lì dove era iniziato avrebbe lasciato dei ricordi neanche troppo belli, e un freddo senso di vuoto.
È bello ora invece sentire di voler bene a Tutti senza condizioni.

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