domenica 30 dicembre 2018

DA LÌ A QUI... IN CONTINUO E PRECARIO EQUILIBRIO



Rifacevo il letto e lo sguardo ribelle ed ostinato andava all'ampio davanzale. Una piantina finta presa dai cinesi perché mi piaceva, la testina solita vestita a festa e il gruppo di pietre raccolte a Mattinata in uno di quei Nostri Mercoledì, pietre bianche e levigate poste le une sulle altre, sempre in precario equilibrio, proprio come me.
Mancano poche ore alla fine dell'anno e ne sento il peso, come ogni anno.
Vivere nel momento presente è come camminare in equilibrio su una corda tesa.
Più a lungo riuscirai a rimanere in equilibrio sulla corda tesa, più la vita migliorerà.
Gli ultimi giorni dell'anno sono come percorsi su un'asse d'equilibrio.
Vuoi accelerare il passo per arrivare al termine, però il non noto rappresenta la paura di cadere. Poi ti concentri e vai, dopo tutto non può che andar bene, credici... andrà come deve e sarà uguale, perché non c'avrai pensato che poteva andar diversamente bene.
È aggirare l'ostacolo, vedere tutto da altro punto di vista.
Mancano solo due passi, e poi salta!
Salto di qualità e mai salto nel buio... ritornando in equilibrio e liberi.
Poi magari qualcosa succede o forse no.
L'animo è sempre simile allo yoyo, giù ma cercando di non superare il limite e poi si torna indietro, su... frenandone la corsa, e poi di nuovo... cercando di non perdere mai il "prezioso equilibrio".
A volte basta un soffio e il mucchietto di pietre si sconvolge e rovinosamente i ciottoli prendono altra via. Pazientemente si rimettono insieme, perché è così, da soli non si può... non si va da nessuna parte,
da soli si resta fermi, imprigionati da se stessi o divisi senza identità.
Allora sempre Insieme... perché qualcosa succeda a mantenere l'equilibrio.

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