venerdì 7 dicembre 2018

ELEVARSI CON LA FANTASIA (a Limatola, un anno dopo)


Questo Nostro mercoledì prenatalizio l'abbiamo trascorso al Castello di Limatola, scrigno della magia del Natale. C'eravamo già stati lo scorso anno e oggi ci tornavamo carichi di entusiasmo, affascinati ancora dal ricordo. Poi si è rivelato non proprio la stessa cosa, perché mancava la curiosità e relativo stupore di ogni prima volta, ed io manco ero troppo in forma emotivamente, per cui anche il fisico ne risentiva. Comunque abbiamo proseguito di corte in corte, di sala in sala tra profumi speziati e odore di cuoio conciato. Presepi da tavolo e a muro, grandi da perdersi con lo sguardo e piccoli da stare in un ditale, alberi di ogni tipo e specie, addobbati in modo classico o curioso. Uno addirittura portava al posto delle sfere, fruste per sbattere le uova, cosa divertente assai. Tra l'altro siamo capitati in una sala dove era un albero i cui rami portavano stelle coi nomi delle più belle virtù. Pazienza, temperanza, sinergia... amore, e ai piedi un cartello con la scritta, "Armonia".
Armonia che nasce da conflitti e contrasti comunque superabili ove non c'è ingiustizia e al contrario presente è la buona volontà. Nella disarmonia, tra prevaricazione e indifferenza nulla si crea o niente è duraturo.
Intanto é trascorsa la mattinata, poi pranzo all'osteria del Cervo Bianco. Il pomeriggio è andato decisamente meglio, io mi sono ripresa, le luci si sono accese e ai Nostri occhi è apparso uno scenario nuovo di cose già viste ma trasfigurate dall'umore migliore. E con lo sguardo stupito, e presa da colori e profumi, la fantasia ha spiccato il volo. Come da bambina, quando la realtà non mi piaceva, scrollavo le spalle e sognavo. Così la Vita con la normalità del quotidiano un'altra volta mi è venuta incontro, facendomi scoprire con piacere di poter sognare ancora, e pure ad occhi aperti.
E a Limatola, un anno dopo, ogni particolare l'ha trattenuto la fantasia, per farne dolce nota della realtà

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