domenica 30 dicembre 2018

NELLO SGUARDO


Metti una giornata dopo le feste... in un posto dove, prima delle feste, qualcuno non vedeva l'ora che arrivassero quelle feste per non pensarci. Ci sarà riuscito o meno, potrà raccontare, però non è affatto necessario, gli occhi conserveranno ogni emozione, parola per parola.
E per me sarà ricominciare.
Incontrare "volti", sconosciuti e noti... fissare lo sguardo, non necessariamente per molto, in quegli occhi che raccontano "storie".
Occhi "smarriti"... che hanno perso la strada di sempre, "spaventati" perché sono al buio e intravvedono qualcosa che non vorrebbero immaginare, a volte "disperati" senza vedere l'uscita.
Mi chiedo allora... come farò a fissarli senza tradirmi e non svelare ciò che provo?
È difficile nascondere e soprattutto facile non è trasformare il "dispiacere" immediato del momento in "risorsa" di speranza.
Così faccio appello al mio "vissuto", a quando tutto cominciò ed era nebbia, pioggia e a tratti sole tra le nuvole, e infine mi ricarico da altri sguardi.
Occhi "stupiti"... che hanno ritrovato ciò che credevano aver perso, "gioiosi" perché vedono una luce anche fioca ma concreta... "pieni di speranza", consapevoli della bontà del vivere al presente.
Dal "passato", sfrondato del dolore, si ricava il meglio, ciò di cui si è fatto tesoro per vivere il momento "presente". E mentre lo si vive, giorno dopo giorno... si costruisce quello che sarà, comunque.
Ed è già il "futuro" che volevi.
OCCHI che raccontano una storia più di mille pagine scritte.
OCCHI stracciati dal Dolore.
OCCHI che vogliono una risposta.
OCCHI che si chiudono per non parlare.
OCCHI che desiderano un sorriso, chiedono certezze, cercano la Speranza.
Occhi che non si dimenticano.

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