lunedì 21 giugno 2021

MI RILEGGO... (n.63) (E le cicale son tornate a frinire...)


... e i profumi dell'estate a compensare il caldo e l'afa che l'accompagnano. Del resto che estate sarebbe senza le sue peculiarità?
Così oggi l'Estate ha fatto la sua entrata ufficiale, "fedelmente" accompagnata dal gran caldo afoso.
Colpevole l'anticiclone africano ? Per Noi è caldo e basta, quello che ci fa sudare solo se ci chiniamo a raccogliere un foglio sul pavimento e ci toglie il respiro anche con la finestra aperta.
E mentre mi faccio vento con un variopinto ventaglio messicano, tornano in mente tanti ricordi legati a questa stagione.
Primo tra tutti l'intervento demolitore, undici anni fa.
C'era stata la pioggia per due giorni e alla fine del secondo un violento temporale con tanto di tuoni e fulmini aveva spazzato via tutto il maltempo.
Un forte vento settentrionale mi accompagnò il giorno dopo, quel 21 giugno 2010 quando entrai in ospedale.
Calze, giacca e... parrucca, perfettamente in linea con la stagione.
E continuo a farmi vento e i ricordi sono ancora più lontani.
Tanti, tantissimi...
I miei figli erano bambini e la vecchia casa non era certo dotata di climatizzatori, all'epoca erano una specie di rarità ed allora bisognava arrangiarsi con i ventilatori, non se ne poteva fare a meno. Noi ne "abusavamo" anche di notte.
Cominciammo con uno solo... sul comò, meglio andarci piano perchè "poteva far male", ma quell'unico equivaleva a niente visto che nell'intervallo del mezzo giro sudavi più di prima e se per caso, stremato e appisolato ti svegliavi, la sensazione di soffocamento era agghiacciante, beh almeno quella.
Allora c'industriammo e i ventilatori diventarono tre. Uno sul comò a destra... l'altro su una sedia a sinistra e il terzo a piantana davanti al letto. Fatti partire in successione "operavano" in sequenza, in direzioni opposte... vale a dire, per Noi fresco continuo o meglio forte venticello continuo che fresco non poteva mai essere perchè logicamente la temperatura restava la stessa.
Però come eravamo contenti... mio marito era soddisfatto di sè per aver "escogitato" questo sistema che se fosse stato davvero originale e Lui avesse potuto, avrebbe perfino brevettato.
Sarebbe passato alla storia come l'inventore "semi-serio" del primo "quasi centralizzato" sistema di ventilazione a risparmio d'energia.
E poi ancora...
quelli dell'adolescenza e della gioventù, quando aspettavo con ansia la prima domenica al mare per farmi rossa come un gambero e mostrare così di tenerci alla tintarella.
Tempi lontani, fatti di gioie innocenti e ansie puntualmente scomparse allo spuntare della luna.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante crepuscolo, cielo e testo

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