mercoledì 2 giugno 2021

MI RILEGGO... (n.43) (Punto e... a capo)


Mi è capitato più volte di sentir ripetere...
"Peccato... fossi stata medico tu..."
Non ho mai fatto terminare la frase, perché se davvero lo fossi stata, non sarebbe stato a lungo.
Un medico ha bisogno di proteggersi dai Suoi stessi sentimenti per continuare nella professione, deve essere capace di farsi una corazza che non è uguale per tutti, semplicemente perché tutti non sono uguali.
Ecco, io non avrei potuto essere medico perché non sono capace di proteggermi dai sentimenti che mi appartengono e ancor meno da quelli altrui. Anzi... non sono nemmeno sicura di volerlo.
Chi cura ha grande difficoltà nel prendersi cura, purtroppo.
Ci sono approcci che non aiutano.
Tanta "scienza" ed eccessivo "rigore" non portano Chi è dall'altra parte ad osare, quando ci vuole "animo" ed un' "anima".
Perché dico questo?
In campo medico troppo spesso di una persona si ha fretta di riferire ciò che "ha", senza tener conto di ciò che "è", essere umano per eccellenza.
Allora... punto e a capo, e poi ricominciare.
Persone eccezionali, in verità vorremmo proprio esserlo sempre, al top per forma e contributo. Ma da esseri umani con fragilità estrema e dagli alti e bassi innumerevoli, qualche volta andiamo giù di tono, e che fatica poi ritrovare forza e motivazioni... in più arrivano certe scudisciate!
Eppure lo si deve fare, perché è la Vita a volerlo, fino all'ultimo respiro.
Non sarà facile certo, ma non impossibile davvero.
Ognuno troverà modo o maniera, perché Chi è "eccezionalmente umano" nei momenti più dubbi e duri è favorito dalla sorte, benvoluto e protetto da Dio.
Pensieri stasera dedicati a Chi sente di voler farli propri.
Notte Serena invece a Tutti Noi.
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