mercoledì 9 giugno 2021

MI RILEGGO... (n.50) (Ma ne vale la pena?)


Ne vale la pena si, perché forse non sarei qui a ripetere più o meno le stesse cose quasi tutte le sere, come fosse una nenia o ancor di più un mantra benefico.
Vale la pena per me che scrivo e per Chi legge, che forse per affezione un po' ci riflette e poi si convince... dai si, non molto però ha ragione.
Ma Chi ce lo fa fare?
È la consapevolezza di essere al momento in piedi, considerarsi privilegiati e avvertire il diritto/dovere di tendere la mano a Chi è debole in quello stesso momento. Esistiamo ma non solo per Noi stessi, tanta energia altrimenti andrebbe sprecata.
La Vita non è cosa semplice... questo si sa, però dal momento che si è, si deve essere.
Non restare chiusi in se stessi, non rendersi vittime del proprio egoismo badando solo a ciò che dà parziale soddisfazione, parziale perchè alla fine non dura a lungo.
Relazionarsi con Chi è vicino, ora a distanza pure con le parole, saperlo fare senza lederne mai la libertà e la riservatezza.
Chissà quanti sono all'altezza di questo... una risposta certa non c'è, bisogna comunque tentare.
Perché davvero ne vale la pena "il gran tuffo nell'ignoto" osare, e pur col tempo tiranno essere presente quel poco, quel tanto tutto sommato col niente.
"A volte è solo grazie al buio che si possono scorgere quei riflessi di Vita che vale la pena vivere ma che alla luce del sole ci sembrano insignificanti"
(cit.)
Potrebbe essere un'immagine raffigurante albero

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