domenica 20 giugno 2021

MI RILEGGO... (n.61) (Sentirsi "doppi")

 

Non è affatto raro, succede quando ci si vuol concentrare su se stessi, fare delle scelte, amarsi di più e invece strattonano da tutte le parti.
Quanto sei pesante... allora ti dicono, anzi mi dicono, in parte lo riconosco ma preferisco trasformare l'espressione e definirmi di una "profondità abissale".
Ovvero riflessiva al massimo grado ed oltre, però solo quando avverto delle stonature.
"Profondità abissale"... mi piace questa espressione, ha fascino e sa d'infinito. Adatta per certi momenti, quando appunto
capita di sentirmi doppia.
La Mary che procede ed è sempre un passo avanti e l'Altra che resta ferma, deve "tradurre e mediare", e pure pensare alle cose proprie, risolvere problemi e sciogliere dubbi che la riguardano, e per questo pare tornare indietro.
La prima è consapevole di non essere unica, si volta ma non riconosce la seconda perchè troppo lontana dalla conquista del Suo ritrovarsi l'ideale, e a questo punto smarrita, si ferma anch'essa. L'Altra dopo tanti tira e molla non solo con se stessa, la raggiunge, ma entrambe sono troppo stanche e il ricongiungersi lascia senza forze.
Ecco... a volte mi sento così e vorrei tanto sentirmi sempre "intera" perchè questo vorrebbe dire andare per un'unica strada, la mia... senza se senza ma, senza alcun condizionamento.
Chissà... hanno ragione gli Altri a giudicarmi semplicemente pesante?
Non voglio correre rischi anche con Voi, in fretta giro pagina e magari riesco a restare intera a lungo come desidero.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone, occhiali e spazio al chiuso

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