venerdì 19 aprile 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.86) (Continuare)

E a proposito di gente che parla e straparla senza altro esito che far prendere aria all'ugola, un tempo mi auguravano di non dover mai affrontare difficoltà serie perché non sarei stata all'altezza. Dalla malattia in poi invece non manca occasione per un... "Tu sei forte". Punto. Lo ripetono così, senza mezzi termini, o dubbio. Tu sei forte. Punto. E così si mettono al sicuro, e a Te non resta altra scelta che mostrare di essere forte, che te la senta o meno, che sia vero o falso. La verità la conosci solo Tu, ed è che hai una paura fottuta, che il tempo passa ma lei no, anzi... e devi darti da fare in ogni modo per non restarne schiacciata. Ma dai, Tu sei così forte... E da un punto arriviamo a tre, di sospensione. Vuoi vedere che qualche dubbio si fa strada? No, non conviene. Tu sei forte, non lo negare. O per caso hai deciso ora, dopo tanto tempo, di piangerti addosso? Piangermi addosso, proprio no, non l'ho mai fatto perché non mi piace, piuttosto piango lacrime vere da sempre, per alleggerire il dolore passato di una ferita viva che comunque ha lasciato il disagio di una cicatrice. E pur tra le lacrime e con le mie lacrime, resto e non mollo. Per continuare... Continuare... perché ho deciso di restare là nel mezzo, non per torturarmi, né registrare bollettini di guerra. Ovvio però che ogni tanto prenda la paura. E non si sa, perché non l'ho mai detto, quante volte ho pensato di lasciare tutto quanto, darmela a gambe sempre per quella paura che mozza il respiro al solo pensiero... e se poi fosse... di nuovo... addirittura, la fine? Ma poi succede sempre qualcosa, un incontro, una nuova conoscenza, un sorriso che si affida... un segno insomma, quindi non continuare? Impossibile.

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