martedì 9 aprile 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.75) (Non è mai abbastanza)

A sera, quando è quasi notte fonda si affollano i pensieri. Scene da un giorno che scivola via. Primo mattino, la casa è silenziosa. I Nostri gattini fanno il loro primo pasto. Vibra il telefono perché ho escluso la suoneria, e mentre sfaccendo mi arriva come un ronzio e le parole prendono a tenermi compagnia. Come sempre... esclama sornione Chi con me divide la vita ormai da molti anni, e "ob torto collo" finge di subire quest'ultimo quarto ma in fondo è contento perché non pensava a tanto, anzi forse non credeva neppure possibile mettere insieme questi altri anni, insieme... Lui ed io. Ci penso sempre a questa cosa, ogni giorno ed è una sorta di "laude" laica ammirando il sole quando c'è, e il cielo che c'è sempre come Lui, mio compagno da una vita. Perché è così, devo ringraziare anche per quanto a Suo modo mi supporta sopportando i miei alti e bassi, l'appassionarmi per qualcosa di cui normalmente si evita persino il pensiero. Così quando a volte stizzito mi chiede... Dopo tutto che c'hai da fare? Rispondo con sufficienza e finta indifferenza... Poco, molto poco. Aiutare, tener compagnia, piangere e sorridere. E ancora incalzando... Ma pure... cucinare, lavare, rassettare e avere a mille, pensieri per la testa. Dici potrà bastare per farmi amare quanto t'amo io? Intanto vorrei fare di più, molto di più. Vorrei esserci sempre per Te e non solo, tutto per gentile concessione del Tempo. Questo vorrei. Il tempo doppio. Che il giorno avesse il doppio delle ore... che quei "giorni dedicati" non fossero solo due ma sei. In modo da non dover contare i minuti che passano veloci, perché così non sarebbe se il tempo fosse abbastanza, potessi sostare quanto mi va o fosse necessario. Non è esagerazione né ostentato modo di parlare... è solo che davvero ho tanto ma tanto da fare.

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