sabato 6 aprile 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.73) (Tag: esperienza, ricchezza...)

L'ho ripetuto in più occasioni. Chi entra nella mia vita non ne esce più. Lascia ciò che può, per me comunque un dono che traduco in ricchezza di insegnamenti e ricordi. E faccio tutto mio, ed è con me sempre, bagaglio indispensabile per la mia quotidianità fatta di riflessioni e riprese in gratitudine. Tornando a casa dopo il servizio in ospedale, sento il bisogno di far silenzio dentro me. Per elaborare racconti di vissuti, sguardi, persino silenzi. È come fare a passo veloce una camminata nel parco, e al ritorno sentire una grande spossatezza. Ma spossatezza fisica non è stanchezza interiore, perché basta un po' di riposo e si dimentica la fiacca temporanea, a vantaggio dell'esperienza. E per questo da sempre, nel pomeriggio resto a casa. Anche oggi è andata così, dopo una settimana sono tornata, ed ho attinto ricchezza che non pensavo, almeno non tutta e tanta in una volta sola. Sapete che cosa fa dire a me stessa, lo riconosco, con un pizzico di presunzione, sono proprio brava? Libera da alcuna forma di pregiudizio, ascolto e ovviamente non giudico, perché in quel momento vedo la nudità di un animo che desidera il velo della compassione. Basta poco per mostrare di tenerci tanto, emozionarsi ed anche commuoversi insieme ad esempio, e poi ringraziare per la ricchezza avuta in dono. Sono cose che migliorano i giorni. Io non ho cambiato la mia esistenza, la realtà che vivo è sempre la stessa, ho mutato solo gli orizzonti.

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