sabato 20 aprile 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.87) (Pioggia d'aprile)

Forse oggi pioverà, ho pensato guardando parte del cielo coprirsi di nuvole scure. Poi preparavo il pranzo e il profumo dell'erba bagnata ad un certo momento è stato tutt'uno con quello di pomodoro fresco sugli spaghetti. Come un abbraccio quando se ne sente il bisogno, quel connubio ha ristabilito l'equilibrio. Un caldo anomalo ad aprile non era bene durasse, così è arrivata la pioggia, non un acquazzone, comunque qualcosa che ha portato un cambiamento. La pioggia, sia a rovesci che goccioline ha il suo senso. Arriva quando serve, nutre e pulisce, spegne fuochi devastanti. È catartica, è "acqua" che non bagna. Preannunciata o all'improvviso, ugualmente scivola come su un impermeabile invisibile. Quando ne sono successe tante da farci l'abitudine, si pensa allora di raccogliere un po' di quell'acqua, farne riserva perché nella vita non si sa mai, tutto torna utile. Pure far tesoro di esperienze neanche immaginate. Così grazie pure ad una sorta di diluvio che ha fatto credere, dopo di me il nulla, si impara ad accettare, vivere e superare nubifragi e temporali, e le pioggerelle noiose delle stagioni di mezzo, passano quasi inosservate, considerate alla fine necessarie per ricominciare.

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