venerdì 5 aprile 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.72) (Mi soffermo a pensare)

Al solito a tarda ora... che cosa scrivere? Non voglio farlo per una sorta di dovere o abitudine, e poi cancellare come un tempo, oggi scrivo quasi senza pause, tanto son convinta. Mi soffermo a pensare, tra qualche mese saranno 14 anni... tanta strada fatta e ancora ne voglio, nonostante le spalle stanche. Mi guardo intorno dove ho tutte le mie cose, libri e appunti, riviste e dispense... per me tutta la ricchezza che c'è, il tassello che mancava alla vita come l'avrei intesa. Sul ripiano di una piccola libreria, il noto diario dove tutto cominciò ad essere scritto per scaricare la tensione e perché di me qualcosa restasse nel caso non dovessi esserci più. Lo prendo, e comincio a sfogliarlo. Note frettolose e cancellature marcate, qualche parola sbiadita su un angolo di pagina accartocciato dopo una lacrima furtiva, tanti resti di fogli con indirizzi e numeri telefonici. Una cartolina fa da segnalibro in un punto preciso, tre pensieri quasi in successione... Niente avviene per caso. La mia luna di miele con il sintomo. Voglio recuperare il tempo perduto. Potrebbero insieme essere la sintesi di una storia, la mia come quella di molte altre. In silenzio ripasso i volti, le parole fatte di turbamenti e speranze. Mi convinco del perché ci sono ancora, e visto che non sono diversa dagli Altri, solo con il privilegio di non esserci esclusivamente per me stessa. Già... Nel pomeriggio ho sentito al telefono una paziente. Oggi ha restituito la parrucca a lei prestata, teneva molto a ringraziarci per ciò che di buono cerchiamo di fare, e poi abbiamo conversato in serenità. Ricordi belli e meno belli, speranze condivise, timori accennati che in realtà nascondevano la paura. Narrazione veloce, a tratti sorridente di Chi al momento ha girato pagina e spera nel punto fermo, il definitivo.

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