lunedì 28 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.80) (Prima che sia Dicembre)

Giornata uggiosa, piovosa e fredda, non riscalda la maglia in più, non c'è comfort food che tenga, perché è altro ciò che serve. In una giornata di pioggia si ha estremo bisogno di calore umano, sentir ripetere che non si è troppo sballati, le cose fatte o da fare sono più o meno giuste, e se possibile, ricevere anche qualche carezza. Affetto, solo di affetto si ha bisogno in giornate così, per poter continuare. Perché emergono ricordi, assalgono dubbi e timore, e poi perché... almeno per quanto mi riguarda... s'appresta Dicembre. E questo sarà l'ennesimo dicembre da quel dicembre... Un nodo alla gola mi prende quando i pensieri fanno ressa per la supremazia di triste presagio. Mi scuoto, apro l'animo e respiro. Sono cresciuta ormai, e restino pure i pensieri, ne hanno tutto il diritto giacché si accompagnano ai ricordi. Vorrei che l'ultimo mese dell'anno volasse via in un soffio, perché rivivo i suoi giorni nel ricordo di quel tempo che diventa sempre più lontano ma mantiene le spigolosità dell'antico che non le perde. E prima che arrivi Dicembre, la solita analisi che mio marito definisce masochista. Chi "ero"... Chi "sono" veramente? Una dualità resa effettiva da un'occasione estrema. Una realtà comunque, perché Io ero quella persona e Io sono questa persona. Una goccia bagna il ciglio. E poi si ferma lì. Non è la pioggia, poiché si cristallizza in tutta la sua purezza. Buonanotte... a Chi ricorda, e consapevolmente vive e spera.

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