lunedì 13 maggio 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.9) (Gli "esempi" che fanno bene)

Amo le parole e la loro utilità, la possibilità che mi offrono di rendere il bello, il buono, di accarezzare senza toccare. Ogni mattino un pensiero condiviso che a rileggerlo ha tra le righe i versi della poesia. Amo le parole, non potrei farne a meno. Le penso, le scelgo e accurate ne faccio dono. Le parole quando sono giuste ma giuste davvero, non erroneamente credute ad effetto solo perché sentite ripetere di continuo, sono preziose, e perché no anche terapeutiche. Un esempio. Lo dedico a Giovanna. Mai perdere le speranze, mai arrivare alle conclusioni, anche quando sembrano scontate. Sul mio balcone, tra le varie piante, lo scorso anno avevo un ciclamino. Non era l'unico, ma mentre per gli altri si avvicendavano molti fiori, questo ne portava uno solo, spuntato tardivo ma bello, rosso, pareva quasi finto. Chi l'avrebbe mai detto, una fogliolina dopo l'altra, lentamente da un ciclamino che consideravo perso e che tenevo da parte più per il vaso che avrei potuto riutilizzare. Si vive un giorno alla volta con curiosità e fiducia. Leviamoci al mattino senza essere proprio sicuri di vedere la pioggia solo perché lo ha decretato il meteo o il cielo era nuvoloso la sera prima. Durante la notte i venti possono cambiare e tutto rimettersi in gioco. Così nella vita di ognuno. Nel bene e nel male a questa cosa io ci penso, e sempre più spesso.

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