venerdì 19 maggio 2023
NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.52) (Le solite note)
Banalità ce ne saranno sempre troppe, e non si tratta solo di ovvietà, pensieri tanto per dire, cose scontate.
Resto basita quando ascolto Chi si racconta parlando di banalità a loro rivolte, alcune pure assai cattive.
Metti una madre orfana di figlio, non compresa nel Suo devastante dolore senza tempo, che si sente dire dopo anni... devi smetterla, è passato tanto, devi riprendere a vivere.
Che stupida, crudele ovvietà...
Si continua perché si deve, nessuno può dire perché e come.
Sono altresì stanca di tutte le banalità che assordano, la quotidianità ne è piena.
Cercano di confondere e levare l'identità.
E le immagini proposte dai media? Rappresentano una realtà nemmeno ideale, ma falsa e vuota. Che noia...
La vita vera è un'altra.
È quella che si afferra quando sfugge, per andare avanti.
La leggo tra le righe di Chi guardo negli occhi, nel mio cuore quando conserva in sé le lacrime mentre sul volto spunta il più radioso dei sorrisi.
Rifletto. Comunque serena decido di stare sempre dalla stessa parte.
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