domenica 14 maggio 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.48) (Assecondando il tempo)

Oggi è andata così, il tempo avanti ed io dietro, a rincorrerlo senza mai raggiungerlo. Pazienza, capita. Meglio non darci peso, anche perché ormai siamo al giorno appresso, domenica, festa della mamma (guarda caso) e compleanno di Valeria, mia figlia (guarda caso 2), ma avrò tempo di scrivere di entrambe le cose. Al tempo si attribuiscono difetti, è tiranno, impietoso, bisogna però riconoscergli anche la generosità del dono. Se pazientemente si lascia fare a lui, va tutto bene. A me ad esempio si concede un po' permettendomi di scrivere. Si, scrivere, a scrivere io non rinuncio. A tarda sera quando è silenzio dentro e intorno Scrivere fa assai bene. È terapia. Scrivere significa riconoscere le proprie emozioni e governarle. La scrittura, ormai è noto, ha pure i suoi limiti ma anche il prezioso dono dei "filtri". Si può dire di tutto ma nel modo giusto, adeguato al proprio sentire senza il rischio di fare troppi danni, perché c'è sempre la possibilità di sgaiattolare per altre vie. E poi, vuoi mettere il vantaggio che nessuno ti parli sopra? Con la scrittura si può urlare in silenzio, e fare arrivare la propria voce dove mai si penserebbe. Ed elaborare, e mettere fuori dolore e rabbia moderata, e far riflettere... Io scrivo per tutto questo. Il mio tempo è sempre tiranno, ma mi rende felice anche solo poter scrivere poche righe... ... e magari un giorno lontano, anzi lontanissimo quando mancherò, qualcuno tornerà a far visita a queste mie stanze nascoste ma vissute sempre col Cuore.

Nessun commento:

Posta un commento