sabato 16 marzo 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.51) (La notte e il suo silenzio)

Il silenzio della notte è diverso, e comunque sia andata la giornata è il compagno ideale quando si chiamano a raccolta i pensieri. E non solo quelli collegati ad eventi ed emozioni recenti ma anche altri che naturalmente si affacciano e vanno ad unirsi, in armonia. Capisco allora perchè io amo scrivere a sera tarda, quando la notte è oltre l'uscio del giorno trascorso. È il mio, un "diario" molto speciale... quasi non ha cronologia e va dal passato direttamente ad un futuro con rapidità, per poi tornare al presente e sostare a lungo, perchè in fondo è solo questo che conta davvero. La notte, quando il silenzio è talmente denso che sembra rimbombare, si alza, accende una candela e ci si siede dinanzi per un paio d'ore. A che fare? "A cercare di essere me stesso", mi ha risposto. "A sentire la melodia." - Tiziano Terzani - "Un altro giro di giostra" Addormentarsi e svegliarsi... provar dolore e gioire... Vivere e Morire. Due facce della stessa medaglia... Che senso avrebbe per tirare a sorte gettare in aria una moneta se entrambe le parti recassero "testa" o "croce"? La vita di ognuno altro non è che un accumulare di giorni, mesi ed anni che trascorrono in un alternarsi di periodi felici o meno, sono i momenti meno buoni però che maggiormente lasciano il segno perchè vissuti coi tratti indelebili dell'affanno e del dolore. I "primi" vengono considerati pochi e fugaci per occupare un posto di rilievo... erroneamente perchè gli uni e gli altri si equivalgono per importanza ed intensità. L'uomo per Sua natura vorrebbe evitare ciò che lo fa star male perchè sente che non dovrebbe appartenergli, erroneamente perchè anche quello fa parte della vita e tanto più s'apprezza il momento di gioia quanto più si è conosciuto il dolore.

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