sabato 9 marzo 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.45) (Buongiorno signorina!)

E il saluto mi arriva dal giovane allievo che qualche giorno fa non credeva ai miei settant'anni. Ha ribadito il concetto allora, ho pensato e confesso mi ha fatto tanto piacere. Alla vigilia della Festa della Donna è una bella sensazione, oltre la fisicità, l'età e quant'altro c'è qualcosa che resiste oltre il tempo, e fa ben sperare. Non si muore mai del tutto, se si continua a vivere nel ricordo di Chi ci ha amato, e alla luce delle mie recenti esperienze, anche di Chi ha incrociato il Nostro cammino. Riflessione questa condivisa stamattina con una paziente... - Prima scattavo per niente, oggi mi dico... che me ne importa a me, posso non uscirne viva, almeno lascio un buon ricordo. Pensiero da persona saggia, o meglio dalla nuova consapevolezza. In più "Donna", perché le donne per natura vanno ultraspedite in tutto però sono pure capaci di fermarsi se necessario. Sono "tutto" e "il contrario di tutto", ma di questo riparleremo, magari domani, ché è proprio la giornata giusta. Per ora qualche rigo, un saluto, un abbraccio sia pure da lontano. Un giorno dura quanto vale, meglio non aver cura né premura, c'è solo da arrivare a sera... ... di giornate complicate, cominciate con qualche lacrima, continuate in affanno e in ritardo su tutto. Comunque Io sono qui, al solito è tardi, anzi molto tardi, sono stanca pure un po' dolorante, ma in fondo mi tengo su. Si può fare. Comprendo e mi convinco che non devo prendermela per niente. Crollasse il mondo addosso, mi facessero un grave torto, non conviene. Così abbozzo un sorriso, e mi dico...smile. Quasi un mantra da ripetere, e non solo quando l'occasione lo richiede.

Nessun commento:

Posta un commento