venerdì 8 marzo 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.44) (6 Marzo)

Un anniversario da ricordare, la ricorrenza di un evento... oggi, di quelli non proprio piacevoli ma comunque foriero di qualcosa che poi sarebbe stato, quel che sono ora. E resiliente vissi la malattia, sono passata per una pandemia, e con ansia tenuta a bada dalla lucidità sono spettatrice impotente di guerre, conflitti ed accadimenti. Quattordici anni fa una mammografia rivelava la ribellione, il tradimento del mio corpo, e fu solo smarrimento dentro e intorno. Passa il tempo, riprendi il filo interrotto, ma è tutto diverso, perché quel che eri non sei più, ciò che hai imparato torna prepotente e a volte asfissiante. E non ci sono più filtri, e tutto ciò che comporta una verità opinabile, appare così com'è, nuda e cruda. Si manifesta impellente la necessità di ristabilire l'equilibrio. Si può, ritornando alla realtà, senza grandi pretese ma in modo credibile, perché si possa continuare ad avere fiducia. Non nascondo che spesso faccio un' infusione per l'anima, di speranza e di coraggio, perché il timore di quel che sarà, mi prende e sento il respiro sospeso, poi... Poi mi ergo dritta e guardo avanti a breve e medio termine, e torno in quella realtà che ho scelto, parallela alla mia di sempre e che insieme si integrano e si migliorano. Spero di poter continuare così. A domani... ché sarà un altro giorno comunque.

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