sabato 2 marzo 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.38) (E domani già Marzo sarà)

Come è stato per Dicembre, anche con Marzo il mio rapporto non si può dire idilliaco. Di questo mese persi due nonni, una sorellina, e solo due anni fa mio padre. Si nasce e si muore in qualsiasi periodo dell'anno, e questo è naturale, ma quando, così come per me è stato, si aggiunge pure la diagnosi del tumore, qualche riserva diventa pur lecita. Comunque è ora tarda e questi discorsi certamente non si accompagnano al riposo della notte, quando la mente cerca un'oasi di ristoro. Quindi cerchiamo altro guardando oltre. Vero è che non si può né si vuole dimenticare, però se ci si sofferma a pensare, nel dolore c'è, a saper vedere, un'opportunità, trasformare lo stesso in vita. E tra delicatezza e timore per me si pose il primo seme di speranza. Ne riparleremo, perché vuoi o non vuoi, di Marzo domani sarà solo il primo giorno e altri ne verranno, sicuramente da raccontare come furono quelli miei e i giorni per l'Arcobaleno, all'apparenza persi ma tutti da rivalutare per consapevolezza. Vi lascio intanto ripetendo l'inizio della mia antica favola, un "c'era una volta" cui farà seguito un "... e poi", sempre coi colori dell'arcobaleno,

2 commenti: