Nuovo tentativo per portare conforto alla situazione del momento, a Chi vivrà giornate un po' così, soprattutto in questo inizio di lockdown. Ammettiamolo, praticamente a tutti, Chi più e Chi meno, tra alti e bassi.
Già... perché anche per me è lo stesso se non peggio, e a volte non mi riconosco. Ma si deve continuare, e allora faccio un gran lavoro su me stessa, una fatica che non sto a dire, poi scrivo tutto e rileggo per convincermi e di tale convincimento fissare un promemoria per i "momenti no", naturali, per cui non sentirmi in colpa, dai quali rialzarmi più forte e lucida.
Per il bene mio, di Chi mi sta accanto o semplicemente mi conosce.
Non so poi se mi darete ragione o meno, ma la condivisione è la migliore terapia.
Da dieci anni a questa parte, io mi curo così. Mente e fisico ne traggono giovamento, e l'animo fluttua leggero tra le righe dei pensieri.
È strategia pura anche questa, come cercare distrattori mentali e insieme far sentire la prooria presenza a Chi si vuol bene.
Stasera ad esempio mio marito ed io siamo stati al cinema... "A CASA NOSTRA". Proprio così! Abbiamo deciso che ogni venerdì per questo lungo periodo guarderemo un film insieme, seduti al divano nel Nostro soggiorno, con la cagnolina tra Noi.
Guardare il bicchiere mezzo pieno, notare il fiorellino o il filo d'erba tra le pietre, scoprire che tutto si può affrontare, superare se si è insieme, e magari cercarsi pure l'occasione e il motivo per una risata, che fa tanto bene al fegato e alle rughe.
Così stasera c'è nell'aria uno spirito diverso. Il lockdown è iniziato, e importante era incominciare. Chi ben incomincia è a metà dell'opera, e Noi... cauti, prudenti e rispettosi delle regole... vediamo già la luce in fondo.
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