lunedì 2 novembre 2020

CANCELLA E SCRIVI... (n.2) (Una vita fa)


Tra restrizioni e pensieri, lockdown soft annunciato e preoccupazioni, conviene prendere il meglio di ogni momento, e prepararsi a nuove strategie di serenità.

Ho letto poco fa... l'inverno sarà lungo, beh... per me sarà più o meno lo stesso, con mio marito abbiamo condotto da sempre una vita per nulla mondana neanche d'estate, quindi... faremo ciò che ci verrà detto, sperando solo in una comunicazione più equilibrata e meno d'urto o d'attacco.

Occuperemo il tempo con le Nostre passioni, la fotografia per Lui, leggere e scrivere per me.

In particolare per alleggerire questo periodo e mettere a frutto le lunghe sere invernali la lettura è perfetta. Oggi un Amico ha suggerito tramite link l'ultimo romanzo di Alessandro D'Avenia, lo acquisterò senz'altro. L'articolo di presentazione mi ha incuriosito, e fatto emergere il ricordo di due miei insegnanti di lettere al liceo. La prima al ginnasio come Omero Romeo, il protagonista del romanzo, non si fermava alle declinazioni, alla sintassi e ai paradigmi, devo molto a Lei che tra l'altro, oggi novantenne, si ricorda ancora di me a tal punto da inviarmi i saluti.

Nella storia Omero Romeo è un insegnante cieco che riesce a comprendere gli allievi, li "sente" guardandoli con gli occhi dell'animo, e lo fa meglio di qualunque altro.

La mia prof. era molto miope ma con me vide lontano, faceva in modo che emergessi nonostante la timidezza.

La seconda fu mia insegnante al triennio e commissario interno agli esami di maturità ...una vera terrorista psicologica. Per Lei uscire fuori tema era "delirare", i "cioè" e gli "allora" iterati erano sintomi di cattiva circolazione a livello cerebrale.

La mancanza di autostima in gran parte dipese da Lei.

Ora tutta acqua passata, ma nel bene e nel male sono ricordi che tengono compagnia, aiutano a cancellare i pensieri del momento e verificare quanto in Noi sia cambiato.

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