martedì 24 novembre 2020

CANCELLA E SCRIVI... (n.24) (Benedetti ricordi)


Per passare il giorno ed arrivare a sera in questo periodo, le strategie non si contano.

Dedicarsi a qualcosa che piace, leggere e scrivere, ascoltare musica. Ma ci sono ugualmente momenti di buco da colmare in positivo, senza che l'odioso argomento attuale possa prevaricare.

Tra colori accesi che mai si sarebbe pensato potessero essere motivo di discussione altrettanto accesa, e le previsioni per un Natale atipico, si collocano i ricordi di un tempo che fu.

Già... basta davvero poco perché diventino rifugio in mezzo a tanta confusione.

Vai fuori ad esempio, e respirare il profumo di noci umide a Natale, di spezie e miele, fa rendere conto che tutto passa... mentre il ricordo cambia i colori.
Da forti e decisi come erano un tempo diventano tenui e sfumati, delicate carezze per l'animo.

Oppure come è successo a Noi oggi, pucciando cantucci in un vin santo datato che di santo aveva solo lo "spirito", ovviamente non quello che ci fa benedetti, bensì l'alcool...

- Non ti ricorda quando ci facevano la penicillina?

Ha chiesto mio marito...

- È vero!

Ho risposto, e da lì tanti ricordi... la siringa di vetro nel bollitore d'alluminio che sul fornello acceso equivaleva ad allerta rossa, le corse intorno al tavolo per sfuggire alla dolorosa esecuzione, insomma... un susseguirsi di scene e nostalgia, qualche risata, una condivisione in leggerezza che in tanti anni di matrimonio non ricordo ci sia mai stata.

È stato toccasana di una domenica in piena pandemia.

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