venerdì 29 dicembre 2023

TAGLI E RITAGLI (n.73) (Passata è la festa)

Domenica, lunedì e martedì. Tre giorni trascorsi, elaborati e metabolizzati. Le giornate tanto attese son volate, ognuno le ha vissute a proprio modo, e solo dopo qualche tempo forse si chiederà se ne ha compreso il senso. Natale è... vivere il momento, perché il Tempo si ferma, la memoria richiama l'antico e di questo, sfoltito l'inutile e vano resta l'essenziale. Io penso al Natale dei "miei figli bambini", pieno di doni, ricco di giocattoli di ultima generazione. Il loro papà li copriva di regali, forse per compensare la Sua poca presenza e poi in quei giorni di festa li amava, li amava come non mai, forse per compensare il tempo perso che non bastava mai. E ancora... al "mio Natale di bambina", dimesso... anni '50, la guerra dopo tutto non era da molto finita e bastava una bambola fatta con un tovagliolo, tanto simile ad una suora in preghiera a far felice le bimbe come me. Poi mi piaceva tanto leggere e così per Natale non mancava mai sotto l'albero scheletrito un bel libro, il libro "Cuore"ad esempio, raccolta di buoni sentimenti e grandi ideali. Chissà se si legge ancora un libro così!? Tanto è cambiato da allora, i gusti, le mode... i sentimenti stessi. E il Natale? Quello no... resterà lo stesso finché conserveremo il Cuore di "figli bambini". Passata la festa, la casa dorme silenziosa. Il tacere fa compagnia alla solitudine.

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