sabato 2 dicembre 2023
TAGLI E RITAGLI (n.48) (Pensando ad una mamma...)
Stamattina ho incontrato una mamma. Sono entrata nella stanza, lei aveva gli occhi socchiusi, Suo figlio era a testa bassa davanti alla finestra. Pareva triste.
Mi sono ritrovata in pieno, coi miei ricordi, tredici anni fa...
- Questo figlio, sta rivelando una sensibilità che non pensavo.
- Forse devi sorridere un po' di più...
- Lo so, ce la metto tutta. Devo farcela.
I miei figli non meritano tanto dolore.
Una madre sente forte il Suo "ruolo" anche quando dovrebbe pensare a se stessa, se è in difficoltà, se malata ha da raccogliere ogni energia per farcela, guai altrimenti...
Una mamma è sempre nel mirino, e se non mantiene la consegna come deve, mostra cedimenti, fisime o s'impunta, immediatamente è allarme rosso... ma che succede!?
Ha paura, tanta paura, non per se stessa, Lei sa gestire gli acciacchi come pure i dolori importanti. Sorride sempre per smorzarla, quella paura. E piange in silenzio, al buio magari, perché nessuno la veda.
Nessuno considera che una mamma conosce bene i suoi doveri, mentre lascia nell'angolo più remoto i diritti. Pensa, ci sarà tempo e forse quel tempo non lo vedrà mai, però Lei se ne sarà fatta già una ragione.
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Ho visto mamme che si preoccupano di quello che lascerebbero in loro assenza. Figli e mariti. Ho visto mamme disinteressarsi di loro perché il problema è "chi si occuperà di chi lascio"? Ho visto bellezza nei loro occhi e cuore vivo, nonostante speranze ridotte al lumicino.
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