martedì 12 dicembre 2023

TAGLI E RITAGLI (n.58) ( Delusione)

Quando in aria sono le feste bisogna andar guardinghi, ché qualcosa di non piacevole potrebbe accadere, una discussione accesa, un'uscita infelice dall'ordine delle cose. Chi crede nel rispetto della Persona, fatto di delicatezza, comprensione ed anche... perché no... di sopportazione, sbaglia del tutto? Io c'ho sempre creduto, sono i valori fondanti della mia condotta in ogni relazione, dalla semplice conoscenza alla più intima e profonda. Rispetto e penso di essere rispettata, lo davo per scontato, ovvio che così non è, per cui qualche delusione ci sta, però mi si spegne comunque qualcosa dentro, e temo. Temo di perdere pazienza ed equilibrio. Tremo al pensiero di ogni benché minima conseguenza. E poiché è inaccettabile per me, allora concludo che non è un problema mio. L'uso della parola è "virtù" concessa in dotazione, è importante non dimenticarlo, e occorre sia al massimo della bontà, così come il tono e la forma. Altrimenti il tutto diventa zavorra inutile, solo peso. Le parole inutili sono pure sofferte perché non vorresti pronunciarle, poi succede il contrario e il risultato è che fanno male prima a te stesso. Parole esagerate, rovesciate addosso per liberarsi di un peso. Parole trattenute a stento destinate ad essere un peso, portare ansia, rimuginio, farsi vittima. Ma quanto facili sono le parole giuste? Le parole giuste non sono facili, ma possibili. Nascono dal rispetto per Chi le ascolterà, sono quelle che in armonia coinvolgono, e non escludono. Pensiamo quindi all'Altro prima di "dedicargli" parole. In ogni caso.

1 commento:

  1. Le parole che dedichiamo non sono mai vane. Partono da noi e nutrono innanzitutto noi stessi. Non dimenticarlo mai quando dovessi rimanere male per una mancata attenzione. Grazie intanto per ogni volta che dedichi una parola, un pensiero.. ;)

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