martedì 19 dicembre 2023

TAGLI E RITAGLI (n.63) (Quando Natale dovrebbe essere solo gioia)

Le malattie in ferie, le preoccupazioni chiuse a chiave in un cassetto, solo sorrisi a far bella mostra di sé come vestiti nuovi nel giorno della festa. E invece pare che tutto si raccolga in tali momenti, e mentre alcuni sono in falso affanno per preparare, comprare, regalare, altri hanno l'affanno vero, autentico di Chi stenta a respirare. E si ricorda il "tempo antico" quando era un Natale normale. Bisogna comprendere, fa veramente male, si soffre di più quando la propria condizione stride con la realtà circostante. Eppure la festa, il Natale in particolare, deve essere il momento della "risalita", anche se per poco, pure se dopo Capodanno tutto tornerà come prima. Nulla è del tutto negativo. Quando l'animo è preso dall'Essenziale, coglie l'attimo e la bellezza semplice che ne costituisce l'essenza. "Sono seduta sulla poltrona. Mi accarezzano piacevolmente alcuni raggi di sole. Un'atmosfera calma, limpida, tutto è magicamente fermo, oserei dire incantevole. Gli alberi della piazza stiracchiano i loro rami al confortevole calore degli ultimi raggi di sole. Ogni tanto l'aria viene rigata dal fumo dei camini, quasi a sembrare un pentagramma musicale. Il paese si veste a festa: le luminarie di Natale! C'è fermento nell'aria, nel cielo, nei visi della gente. Fermento per un grande evento: la nascita del bambinello!" Lucia S.

Nessun commento:

Posta un commento