mercoledì 3 novembre 2021

UNA "CERTA" SPERANZA (n.97) ( Pregando...)


Chi sono io?
Giuro che a volte proprio non lo so. Mi interrogo, mi scruto, credo di avere risposta per ogni domanda, ma ecco che qualcuno o qualcosa mi smentisce.
Ma cosa mai si vorrà da me, che non chiedo niente non perché non abbia bisogno di niente, bensì non voglio disturbare per niente...
Però ogni volta che per qualcuno il percorso si fa più difficile, ecco in me più presente quel senso di privilegio senza un perché.
Non faccio niente che contrasti il codice morale, mi addolora la sofferenza dell'altro, e pur consapevole... è come se non mi sentissi perfettamente "integra".
Perché vorrei... Dio solo sa quanto... che per Tutti fosse come è stato per me, che ancora non so come e quando finirà la mia vita, ma comunque gioisco per questi ultimi undici anni.
Prego e mi accorgo che in realtà con Dio ci parlo, è sempre stato così, adesso ancora di più.
Una sola voce è quella che sale dal Cuore ed entra in grande sintonia col Divino. Per me questo vuol dire Pregare.
Le preghiere, intese come formule sono, ed occorre pure che siano, per "necessaria comodità", non Tutti hanno parole giuste per esprimere un bisogno, per elevare una lode e un ringraziamento.
Ci si può abbandonare nei momenti di maggiore vulnerabilità e debolezza, ed è questa la preghiera più bella, e lo si fa anche senza parole.
Il Cuore parla, e Chi tutto può e sa è l'unico a poter ascoltare.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante cielo, corpo idrico e testo

5 commenti:

  1. Un post al giorno è già un bel chiedere ed un delicato donare. Undici anni dici.. noi è solo il primo anno di faticoso convivere, di lacrime sfogate appena si spegne il sorriso, visite mediche, neurologi che ti dicono "ognuno reagisce in maniera diversa", sembra di parlare con uno psicologo, vorresti risposte certe e tempi definiti, invece si viaggia a vista.. ma si viaggia. Questo importante. La neuropatia post chemio è tostissima, e far entrare nella testa di chi la subisce che è uno scotto che tutti quelli che non hanno abbattuto il "mostro", avrebbero pagato più che volentieri, è comunque impresa ardua. Un abbraccio, e grazie di esserci..

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  2. Hai ragione Franco, hai ragione come tutti coloro che procedono al fianco di un paziente oncologico, e vivono amplificate sensazioni ed emozioni.
    Sai, colpisce l'uso che fai del pronome "noi", davvero confonde.
    All'inizio di questo Nostro "carteggio", se così si può chiamare, ho pensato parlassi di Te, tanto erano accorati tono e parole. E anche come sai entrare negli anfratti più reconditi della malattia... sinceramente dico... Tua moglie è molto fortunata ad averti accanto.
    Un abbraccio.

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    1. Se sei coppia la malattia diventa anche tua, come i sorrisi e le gioie.. ;)

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    2. Giusto. Ma il Tuo merito è saperlo esprimere e comunicare.

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  3. Mi chiamo la signora Antonietta Rosa e sono un negoziante. Noto che al momento sono come il più felice. Vengo in testimonianza di un prestito tra privati ​​che ho appena ricevuto. Ho ricevuto il mio prestito grazie al servizio del signor Pierre Michel. Ho avviato le pratiche con lui martedì scorso e venerdì 11:35, poi ho ricevuto conferma che il bonifico della mia richiesta di 55000 euro mi era stato inviato sul mio conto e avendo consultato molto presto il mio conto corrente bancario, con mia grande sorpresa il il trasferimento è stato ricevuto. Ecco la sua email:  combaluzierp443@gmail.com

    Ecco la sua e-mail :  combaluzierp443@gmail.com

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