Secondo incontro per quest'anno, di grande intensità per la presenza di una nuova coppia, paziente oncologico Lui, caregiver Lei.
Arrivano al GAMA per denunciare un disagio e manifestare il bisogno di un metodo o una strategia per contrastarlo, dal momento che è chiaramente di natura psicologica.
C. è preso da attacchi di vomito prima di ogni chemio e nonostante l'antiemetico.
Qualcuno ha vissuto la stessa Sua esperienza... chiede... e come ha risolto?
Un fenomeno alquanto presente non solo tra i pazienti ma anche tra i caregiver, a giudicare dalle testimonianze.
La soluzione c'è e non c'è, visto che ogni caso è a sé, comunque a Chi non riesce a superare la sindrome del "vomito anticipatorio" gioverà senz'altro un supporto psicologico.
Ma cosa succede in generale quando la Malattia irrompe prepotente nella vita?
Arriva improvvisa e silente, priva della lucidità e getta, almeno nell'immediato, nel buio della paura.
È un colpo tremendo all'illusione di poter controllare la realtà. Cambiano all'improvviso le prospettive della Vita e ci si accorge di essere al centro di esse, protagonisti unici, e col grande desiderio di continuare a esserci perché con tante cose in sospeso da portare a termine.
Le reazioni potranno essere tante e varie, di conseguenza saranno prevedibili un comportamento adattivo e disadattivo con risposte verbali e non.
Chi cercherà di adattarsi alla nuova situazione improvvisa e traumatica, sarà ironico o negherà, proverà un tipo di rabbia senza oggetto o contro la malattia. Avrà paura e piangerà, nutrirà una speranza realistica, del tipo... una lunga sopravvivenza anche con la malattia, o tenterà una negoziazione.
Al contrario Chi si sentirà crollare il mondo addosso irrimediabilmente, proverà un senso di colpa per uno stile di vita all'improvviso considerato sbagliato, o penserà che la diagnosi sia stata per errore. Proverà tanta rabbia verso il medico, pretenderà l'impossibile per guarire.
E poi come in questo caso c'è da considerare la coppia.
L'evento della malattia la rivoluziona in quanto può comportare evoluzione positiva o negativa.
Nell'ambito di essa deve permanere forte e stabile lo scambio dei vissuti emotivi reciproci.
In genere si passa dalla paura, rabbia, rifiuto, esasperazione emotiva ad una crescita della coppia nella bontà, nella tolleranza, nella disponibilità e nella pazienza, nel fare unione e nell'accettazione reciproca dei limiti.
Le relazioni con amici e parenti al contrario possono essere messe a dura prova durante la malattia (ma anche dopo).
Si distinguono gli amici dalle semplici conoscenze, e da queste ultime si prendono le distanze.
In sintesi ciò che conta è saper comunicare le proprie necessità, priorità... essere onesto con Chi è vicino e mantenere veri contatti solo con Chi fa star bene.
Stasera condivisione a 360°, interventi proficui. Il mutuo aiuto è invito ad immergersi nella malattia e poi risalire per gestirne ogni aspetto.
Una nostra amica psicologa ha detto a mia moglie "certo questa cosa ti segnerà per tutta la vita". Potrà anche essere vero, ma certi psicologi li vedo meglio a vendere zucchine.
RispondiEliminaHai ragione. Condivido pienamente.
RispondiEliminaManca loro la delicatezza, la scelta accurata delle parole, l'empatia.
Parlano come un manuale, sconvolgono la psiche, e lasciano il lavoro a metà. Non mettono ordine nel caos interiore.