domenica 23 maggio 2021

MI RILEGGO... (n.33) (In fondo ad un cassetto)


Stamattina presa da stanchezza mi sono stesa a letto, volevo riposare per qualche minuto e invece mi sono appisolata, anzi addormentata perché ho fatto un sogno.
Dopo un grande acquazzone, il campo sportivo antistante la mia parrocchia era allagato, cosa straordinaria l'acqua limpida, brillante sotto i raggi del sole, e cigni ed anatre nuotavano disegnando la superficie dell'acqua.
Ho aperto gli occhi e mi sono accorta di sorridere. Così ricaricata ho ripreso le mie faccende.
In questo periodo, dopo l'isolamento, le mancanze e il frequente senso di vuoto, per riprenderci dobbiamo procedere in autonomia, ognuno in modo diverso, e a volte diversamente anche nella medesima giornata.
Infatti...
Il mio cassetto personale da tempo non ne poteva più di tanto "assembramento", ed io quasi per reazione, poiché non previsto quel tipo dalle norme anticovid, lasciavo correre. Oggi però...
Mi fisso... devo farlo... ora.
Sarà l'occasione buona per mettere ordine forse anche dentro di me e magari renderò pure stabile quell'altalenante serenità degli ultimi tempi.
Già... nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali, aumenta la fiducia in se stessi, libera la mente, solleva dall'attaccamento al passato...
Comincio, e da quel cassetto ne sono uscite di cose... indumenti in genere e pensieri nello specifico.
Un pianto liberatorio ha sgomberato dall'inutile, tutto finito in un grande sacchetto... domani non resterà traccia.
Ordine finalmente... e nuovi pensieri.
Almeno per il momento, di certo fino al prossimo assembramento.
Perché è probabile che altre occasioni si presenteranno, e mentre Noi fisicamente affrontiamo e viviamo, mente e animo hanno un bisogno continuo di spazi ampi per rinnovarsi e venir fuori dalle confusioni inevitabili.
Rimanere nel caos a lungo non si può se non ci si vuol perdere.
Potrebbe essere un'illustrazione

Nessun commento:

Posta un commento