sabato 1 maggio 2021

MI RILEGGO... (n.12) (Un"ostrica... "apri e chiudi")


È stata una giornata vissuta ad annotare la "temperatura" di pensieri ed emozioni.
I pensieri dall'esterno, le conseguenti emozioni tutte in me contenute, ma contenute davvero, nel senso che è inutile esternare quando si è certi di non essere capiti, che poi si finisce col dire ciò che non si pensa, e far così del male.
Strano che da sempre solo per me sia valido il "problema", me lo pongo e su di me ritorna sotto forma di dolore trattenuto a stento.
Vorrei proteggermi, astenermi dal parlare, e poi... ma come si fa? E del resto non so se lo voglio davvero.
Devo resistere a questo tempo che tanto somiglia ad una mareggiata.
L'ostrica è un bell'esempio di resilienza.
Lo psicanalista Serge Tisseron, vede l'ostrica, ostinatamente sempre ben serrata reagire comunque all'invadenza, all'infiltrarsi di un granello di sabbia.
Lo copre e lo ricopre con qualcosa di speciale finché non diventa una bella perla.
In passato ho cercato di essere come l'ostrica, e in linea di massima ci sono riuscita, però...
Ora non so se lo sono poi tanto e fino a che punto.
Non è che sia proprio facile.
Io quel "granellino" più volte vorrei sputarlo fuori, e "apri e chiudi", e chiudi e apri fino a che ogni tanto l'equilibrio perde se stesso.
E di nuovo cerco aiuto in un bel respiro profondo, perché ci voglio credere ancora a quel paragone.
Sarà così... e non solo per me, dobbiamo rinascere anche questa volta.
Tutti perle imperfette dalle tante sfumature al mutare della luce.
Potrebbe essere un primo piano raffigurante cibo

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